Parola d’ordine: hashtag
Se fino a qualche anno fa non sapevamo cosa farne di quel “cancelletto” sopra la tastiera, oggi ci ritroviamo anche ad abusarne. Dal 2007, anno in cui viene utilizzato per la prima volta su Twitter, è diventato uno dei simboli più celebri del mondo dei social media. Persino l’ American Dialect Society ha eletto “Hashtag” come Parola dell’Anno 2012.
Oramai viene usato come un vero e proprio strumento di marketing, anche se è diventato necessario seguire delle “regole” affinché sia sempre un complice nelle campagne promozionali e non si trasformi in nemico!
Prima di tutto l’hashtag deve essere specifico ed unico, così da entrare in un flusso più ampio di topic e da raggiungere un pubblico definito. Secondo poi deve essere corto, in modo tale che sia facile da digitare e nello stesso tempo anche facile da ricordare. Scegliere un hashtag non troppo lungo porta l’utente a non digitarlo sbagliato, da non trascurare per una strategia comunicativa. Terzo punto di forza è la trasmedialità di questo strumento: uno stesso hashtag può essere pubblicato su molteplici social, vedi Twitter, Instagram, Facebook, Pinterest e anche Linkedin. Inoltre un unico hashtag spalmato su più social ha un effetto mnemonico più di effetto. In ultimo controllare sempre che la voce che si è scelta non sia stata già utilizzata da altri.
Quindi , vi consigliamo di seguire questi brevi suggerimenti per una buona campagna marketing, ma soprattutto non inserite hashtag ovunque!
Fonte foto: amreading.com
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